Lahaul & Ladakh...

... viaggio autogestito in Himalaya, India del Nord (racconto di Micaela)

I Gompa di Chemde e Matho

... spettacolari per posizione e accoglienza

19 agosto 2008

... in giornata allo splendido Chemde Gompa

Partiamo per andare al Chemde Gompa, colazione al Lamayuru alle 8, scendiamo a piedi al new bus stand (calcolare 20 min da Leh centro), saliamo sul bus dopo aver chiesto qua e la orari e direzioni (pare che gli orari cambino spesso, i bus son tutti uguali, informarsi bene e da più persone), si riempie abbastanza in fretta di locali (soprattutto signore che se la raccontano sempre sorridendo), di stranieri a parte noi solo un paio. Si parte alle 10.30, invece che alle 10, ma rimaniamo seduti per non perdere i posti. Sono infatti mezzi piuttosto piccoli, minibus, che si sovrasaturano molto facilmente lungo il percorso. Si prende la strada statale in direzione Upshi (si risale la valle dell'indo verso SE), si passano gli imponenti monasteri di Thikse e Stakna, al villaggio di Karu il minibus prende la biforcazione sulla sua sinistra verso Sakti Village (dove fa capolinea) nella stessa direzione del Chang-La, il passo che si valica per andare al lago Pangong. Scendiamo alla vista del gompa, è praticamente impossibile sbagliare, la strada principale prosegue per Sakti Village e si scende poco prima al bivio per Chemde sulla sinistra salendo. Il paesaggio è superbo, il monastero si staglia con la sua imponente mole a mò di presepe in scala reale rivestendo tutta la collina rocciosa e brulla, in un quadro lunare, davvero bello! Sotto un sole ormai cocente ci incamminiamo lungo la strada asfaltata per Chemde, sono circa 20 min fino alla salita per il gompa. Non ci sono dhaba o punti di ristoro in questa zona, per cui è bene portarsi tanta acqua. Siamo gli unici stranieri qui e per di più a piedi, in genere i turisti arrivano in jeep si fermano il tempo per la visita e ripartono. Saliamo la scalinata che costeggiando case rurali, alcune intonacate di bianco, porta all'ingresso del monastero, dopo qualche peripezia :-). Ci ritroviamo nel cortile interno, passando un portone intagliato nel legno di recente ed una zona in fase di ristrutturazione, dove i monaci sono impegnati nella realizzazione di alcuni mandala. L'offerta è di 20 rps, visitiamo le sale, ce la prendiamo comoda, non abbiamo fretta, incuriosiamo i monaci col nostro libro fotografico, purtroppo non siamo in orario per la puja e per il the. Quindi torniamo giù per la strada principale (quella percorsa dalle jeep) in un incredibile paesaggio lunare ed un sole atroce... Breve sosta vicino ad un ruscello ombroso, poi molto in anticipo ci rechiamo sulla strada principale in attesa dell'ultimo bus da Sakti, previsto per le 16. Deserto intorno a noi... Ogni tanto una moto o un convoglio militare passa sulla strada, ci salutano ma non possono caricarci. Arriva il minibus, ovviamente stracarico, ma si sale lo stesso (non c'è alternativa, è l'ultimo bus!), ci si ricava un angolino dove stare, mentre le donne sedute mi fanno spazio per un piccolo triangolo di sedile... incredibile la solidarietà al femminile qui! A Leh consegnamo i documenti all'Atisha Agency per richiedere i permessi per la Nubra Valley, conosciamo una signora francese interessata a condividere il viaggio per il lago Pangong la settimana successiva.

20 agosto 2008

...altra giornata, altro giro, Matho Gompa

Il taxista a cui abbiamo dato appuntamento la sera prima è puntuale alle 7 per portarci al new bus stand di Leh. L'idea è di andare a Matho e poi scendere a piedi verso Stakna. Naturalmente i piani saltano subito quando scopriamo che il bus per Matho parte alle 8.50 diversamente da quanto scritto nella guida. Decidiamo quindi di prendere il minibus per Stakna delle 7.30, senza aspettare oltre, scendiamo al bivio ed un ragazzino in divisa scolastica ci indica la via da seguire. Decidiamo di incamminarci per Matho, lasciando Stakna per il ritorno (che salterà!), attraversiamo l'Indo, seguiamo una traccia di sentiero, tra campi, pietraie ed un grande canale artificiale che ci sbarra la via. Dopo 2 ore di cammino siamo al welcome gate del gompa e ci aspetta solo più la salita :-). Arriviamo su e la vista è veramente spettacolare, un'intera vallata che si congiunge a quella più ampia dell'Indo su cui spiccano i rilievi di Shey, Thiksey e Stakna. Visitiamo le stanze, lasciamo ben 100 Rp di mancia e, forse per questo motivo, i monaci ci invitano alla puja ed a pranzare con loro (sono le 11 circa). Ci servono con tutti gli onori di casa (non ne vedono molti di stranieri generosi qui) un piatto di riso in bianco, accompagnato da dhal e verdue miste, mentre da bere il mitico the salato al burro di yak (una specie di brodaglia che Fabio trova squisita!), bevanda tradizionale dalla Mongolia al Tibet. Inizia la puja, una serie di litanie con diverse intonazioni che vede monaci molto partecipi ed altri più assopiti o svogliati (si rutta e si sbadiglia alla grande dopo pranzo!). Non aspettiamo la fine della puja, e ci incamminiamo verso valle in cerca di un mezzo in direzione Stakna, ma non siamo fortunati, oltre qualche camion militare, nulla. Per cui ci tocca aspettare con pazienza l'arrivo del minibus per Leh, almeno questa volta all'ombra :-).
Tornati a Leh, riusciamo a prenotare gli ultimi due posti sul bus per la Nubra Valley (ci è andata bene ma gravissimo errore non essere all'ufficio prenotazioni alle 8 di mattina!) in partenza l'indomani. I permessi ci sono stati fatti dall'Atisha Travel Agency con esborso eccessivo (non raccomandiamo l'agenzia citata!). Merendona al Domza, pane ladakho e marmellata di albicocche artigianale, lassi al seabuckthorn, riposino e cena al Tibetan. Prendiamo anche qualcosa alla german bakery per il viaggio dell'indomani.